DORAEMON: NOBITA NOBI, UNO DI NOI!
Per la nostra serie di articoli sugli anime, oggi voglio parlarvi di āDoraemonā. Lo conoscete sicuramente tutti e tutte, eĢ passato per anni in televisione e il faccione del gatto robot eĢ praticamente ovunque.
āDoraemonā eĢ un anime (e manga) senza tempo, uscito per la prima volta nel 1969 eppure ancora molto attuale. Perfetto giaĢ dalla scuola primaria, eĢ apprezzato anche dagli adolescenti soprattutto percheĢ il protagonista, Nobita Nobi, eĢ una sorta di Bridget Jones bambino, un personaggio in cui chiunque si puoĢ identificare.
“Doraemon” segue le avventure di Nobita Nobi, un ragazzo pigro e sfortunato, che riceve l’aiuto di Doraemon, un gatto robot proveniente dal futuro. Doraemon eĢ stato inviato dalla famiglia di Nobita per cambiare il suo destino di fallimento e miseria.
Il gatto robot funge da caregiver, una figura cruciale per il benessere psicologico di Nobita. Attraverso i suoi gadget futuristici, Doraemon offre soluzioni immediate ai problemi quotidiani di Nobita, promuovendo una percezione di sicurezza e supporto.
Se volessimo, come facciamo sempre, analizzare questo anime da un punto di vista psicologico, potremmo dire che Doraemon rappresenta una figura di attaccamento sicuro, al contrario dei genitori di Nobita che talvolta lo mortificano senza alcun motivo. La presenza costante e rassicurante di Doraemon permette a Nobita di esplorare il mondo con maggiore fiducia. Inoltre, Doraemon svolge un ruolo educativo, incoraggiando Nobita a risolvere i problemi e ad apprendere dalle proprie esperienze, favorendo lo sviluppo dell’autoefficacia e dell’autonomia. Alice Miller lo definirebbe un ātestimone consapevoleā.
La dinamica tra Nobita e Doraemon evidenzia l’importanza del supporto sociale e dell’intervento tempestivo nelle situazioni di stress e difficoltaĢ. Doraemon non solo aiuta Nobita a evitare un destino predeterminato di fallimento, ma anche a costruire una narrativa personale di resilienza e crescita. Questo riflette il potere trasformativo delle relazioni di supporto nella vita reale, sottolineando come un caregiver empatico possa influenzare positivamente il percorso di sviluppo di un individuo, aiutandolo a superare le avversitaĢ e a raggiungere il proprio potenziale.
Anche āDoraemonā, come gli altri anime di cui abbiamo parlato, non eĢ un semplice ācartoneā. I temi affrontati (amicizia, bullismo, evoluzione) sono seri e complessi eppure riescono ad arrivare allo spettatore in maniera diretta.
E voi lāavete mai visto? Che ne pensate della mia interpretazione in chiave psicologica?