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“NON VOGLIO ANDARE A SCUOLA” Albi Illustrati in Soccorso!

“NON VOGLIO ANDARE A SCUOLA”, COME LA LETTERATURA PER L’INFANZIA CI VIENE IN SOCCORSO

Martedì 30 Gennaio su questo sito avete potuto assistere al webinar di Valeria Lazzarini sull’evitamento scolastico (che se vi foste persi potete comunque recuperare alla sezione corsi ondemand), tema che colpisce soprattutto preadolescenti e
adolescenti. Capita, infatti, che alcuni giovani ragazzi e ragazze abbiano ad un certo punto del loro percorso una forte avversione per la scuola (su base emotiva) e facciano davvero fatica a frequentarla.

Affrontare questo tema con gli albi illustrati è difficile non tanto per il tema quanto per l’età degli eventuali destinatari di questi albi: il pubblico d’elezione per gli autori di questa tipologia di libri sono infatti i bambini. Tuttavia, questo webinar mi ha ispirato l’idea per un articolo che proponesse letture atte a costruire un sano rapporto con la scuola fin dall’inizio della primaria. Eccole di seguito:

● CHE COS’È LA SCUOLA, Luca Tortolini, Terre di Mezzo, 2021
● MANCO PER SOGNO, Beatrice Alemagna, Topipittori, 2021
● UNA BUONA RAGIONE, Matteo Razzini, ZOOLibri, 2021
● NON MI PIACE ANDARE A SCUOLA, Eleonora Fornasari, Mondadori, 2021
● ANSELMO VA A SCUOLA, Giovanna Zoboli, Topipittori, 2006

 

“Che cos’è la scuola?” è un albo poetico, immancabile nella libreria di chi è in procinto di iniziare la scuola primaria. “La scuola è uno spazio aperto anche quando è al chiuso. È un luogo pieno di parole e idee, dove bambine e bambini di tutti i tipi si scambiano i pensieri, le penne, la merenda”; questo si legge sulla quarta di copertina. A scuola si imparano tante cose, non tutte legate alla storia e alla geografia, e purtroppo accade che a volte le bambine e i bambini diventati adulti si dimentichino di tutte le cose belle che hanno imparato… Questo albo non ha solo illustrazioni poetiche e meravigliose ma utilizza un linguaggio altamente inclusivo e privo di stereotipi. Racconta di una scuola che forse non esiste, ahinoi, ma è sicuramente la scuola che tutti vorremmo per le nostre bambine e i nostri bambini.

Meno poetico ma sicuramente più avvincente è “Manco per sogno”. Pasqualina non vuole saperne di andare a scuola e urla così tanto che i suoi genitori rimpiccioliscono e diventano sufficientemente piccoli da poterla seguire. Ma dover badare a due genitori-cuccioli mentre si è a scuola è una faticaccia! Davanti alla prospettiva di una nuova giornata a scuola insieme a mamma e papà, il pensiero di una tranquilla giornata scolastica non sembra più così male. Un albo spiritoso e divertente da leggere insieme, immaginando i più disparati scenari in cui mamma e papà si fanno piccoli piccoli e partecipano alle lezioni. Questo albo potrebbe essere di aiuto anche per quei bambini e bambine che faticano all’idea di separarsi dai genitori sull’uscio della scuola: “mi faccio piccolo piccolo e vengo con te, come i genitori di Pasqualina!” potrebbe essere una buona frase per iniziare a salutarsi.

Pasqualina non è l’unica che non vuole andare a scuola, anche il piccolo asinello protagonista di “Una buona ragione” non ne vuole sapere; che ingiustizia doversi alzare così presto ogni mattina. La mamma, allora, offre al suo piccolo una possibilità: “dammi una buona ragione e non ci andrai!”. Tutto qui? All’asinello sembra un gioco da ragazzi, lui è pieno di buone ragioni! Ma riuscirà a convincere la mamma? Un albo divertente da condividere la sera prima di dormire, giocando a ipotizzare quali buone ragioni possano esistere per marinare la scuola il giorno dopo!

Gli ultimi due titoli di cui voglio parlarvi non sono albi illustrati propriamente detti: “Non mi piace andare a scuola” è un libro che possiamo inserire nella categoria delle primissime letture in autonomia mentre “Anselmo va a scuola” ha troppo testo per essere considerato albo illustrato ma le illustrazioni rimangono comunque una parte molto importante del racconto. Quanti di noi, da bambini, hanno desiderato che sparisse la scuola? È ciò che accade a Filippo, il protagonista di “Non mi piace andare a scuola”. Un mattino si alza e non deve più andarci, può starsene tutto il giorno davanti alla TV o a giocare. Ma c’è un problema: i suoi amici sono tutti a scuola e lui non ha mai imparato né a leggere né a scrivere. Non può mandare lettere ai nonni né intraprendere la carriera di papà. Cosa farà Filippo? Una prima lettura divertente e leggera, perfetta per aprire con i figli un proficuo confronto sulla loro demotivazione scolastica.

Chiudiamo con “Anselmo va a scuola”, il libro in assoluto più consigliato nei gruppi di genitori se si parla di scuola, sicuramente per la sua dolcezza e anche perché rispetto ad altri è molto più “anziano”. Mancano poche settimane all’inizio della scuola e Anselmo, un coniglio di pezza, è preoccupato perché non ha molta voglia di andarci. Il suo proprietario, un bambino di cui non sappiamo il nome, si accorge della preoccupazione dalle sue orecchie piegate di lato e cerca in tutti i modi di rassicurarlo. Alla fine a funzionare sarà una gita a scuola organizzata apposta per lui, per mostrargli che non c’è nulla da temere. Questo libro è particolarmente bello per almeno tre motivi:

1) sposta l’attenzione dal bambino al pupazzo: può essere che i nostri figli non vogliano dirci “io ho paura” e attribuire l’emozione al proprio peluche potrebbe aiutarli
2) sottolinea che quando c’è qualcosa che non va all’interno, di solito si vede anche all’esterno: Anselmo piega le orecchie ma quanti bambini si piegano in due dal mal di pancia mattutino tipico di chi non vuole andare a scuola? Osserviamo quei segnali e cerchiamo di accoglierli!
3) Nel libro viene proposta una soluzione pratica, andare in gita. Quando i nostri figli sono preoccupati o agitati fare qualcosa con loro, che li coinvolga e li metta al centro, può aiutarci a superare l’impasse.

Spero che questi titoli vi abbiano incuriosito e ovviamente se li avete letti o li leggerete attendo di conoscere la vostra opinione nei commenti.

 

 

 

Elvira Ripamonti è Psicologa Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR (I e II livello) per adulti, bambini e adolescenti e ha conseguito la certificazione internazionale in Attachment-Focus EMDR (AF-EMDR) con Laura Parnell. Esperta in Psicologia Positiva, Mindfulness e Gestione Emotiva, ha approfondito i temi della Comunicazione Non-Violenta di Marshall Rosenberg e l’approccio evolutivo relazionale di Daniel Siegel. A partire da un interesse personale per la letteratura per l’infanzia, negli anni ha integrato nella sua pratica clinica l’uso di albi illustrati per introdurre argomenti difficili, normalizzare eventi della vita e anche per cercare target da elaborare  con l’EMDR.

Sito web www.elviraripamonti.it
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